Massoterapia distrettuale, sportiva e rilassante - Fisio Scarano

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MASSOTERAPIA DISTRETTUALE, SPORTIVA E RILASSANTE
(tecniche di rilassamento miofasciali decontratturanti e massoterapia connettivale profonda)

 
La massoterapia è una delle cue più antiche ed efficaci che provoca diversi effetti:
 
  • Migliora la circolazione sanguigna e linfatica;
  • Scioglie le contratture muscolari;
  • Elimina le aderenze tra i muscoli superficiali e quelli profondi.
     
Esistono diversi tipi di massaggio: trasverso profondo, connettivale, sportivo, anticellulite, linfodrenaggio ecc. Il tipo di massoterapia più usato dai fisioterapisti è quello “classico” o “svedese” che ha un effetto decontratturante. Ci sono dei lettini e delle sedie speciali per mantenere il paziente in una posizione comoda. Nell’ambito della fisioterapia esistono altri tipi di massaggio terapeutico:
 
  • Il massaggio trasverso profondo utile per curare le tendiniti,
  • Il massaggio miofasciale che serve per trattare il dolore causato dal tessuto connettivo,
  • Il massaggio linfatico o linfodrenaggio che si esegue come terapia per il linfedema.
     
Si può trattare tutto il corpo o solamente alcune zone, generalmente si esegue sul collo, sulla schiena e sulla coscia (quadricipite). Le mani del fisioterapista si devono muovere lungo la direzione delle fibre dei muscoli superficiali, seguendo il senso della circolazione venosa, cioè verso il cuore. Per la mia esperienza, il massaggio terapeutico che dà i migliori risultati è intenso e profondo, ma non bisogna applicare troppa forza perché si rischia di fare male al paziente. Per l’esecuzione del massaggio si utilizzano degli olii essenziali o creme riscaldanti, così si scalda il corpo, migliorando la circolazione del sangue (ipertermia). Il fisioterapista deve avere una postura comoda ed è importante che esegua questo trattamento con delicatezza e con il piacere di farlo
 
 
Questa terapia dà ottimi risultati nel trattamento di cervicalgie e lombalgie, attenua i sintomi dell’infiammazione, inoltre diminuisce la rigidità e il dolore causato dallo stress o dalla tensione emotiva. Generalmente, il massaggio terapeutico cervicale attenua i sintomi della cefalea muscolo-tensiva che origina dal collo. È utilizzato per il trattamento delle cicatrici post-chirurgiche perché contribuisce a sciogliere le aderenze dei tessuti e rende più morbido e fluido il movimento.
 

Oltre ai benefici sul corpo, la massoterapia ha un effetto rilassante, in particolare per le persone emotive e ansiose, milgiora l’umore, distrae dalle preoccupazioni quotidiane e dallo stress. Gli effetti diretti sono:
 
  • Migliora la circolazione: accelera il rifornimento di ossigeno, di sostanze nutrienti e la rimozione delle scorie metaboliche;
  • Ha un’azione decontratturante sui muscoli, allevia il dolore muscolare, il mal di schiena e il male al collo;
  • Rafforza il sistema immunitario, perchè stimola il circolo linfatico che elimina: virus, batteri, scorie, tossine ecc.;
  • Scioglie le aderenze dei tessuti superficiali e profondi;
  • A livello dei nervi, innalza la soglia del dolore e velocizza la conduzione nervosa;
  • Il calore sviluppato a livello della zona trattata provoca gli effetti tipici della terapia del calore (vasodilatazione, ipertermia, accelerazione delle reazioni cellulari e aumento dell’elasticità delle fibre collagene dei tendini).
           
Controindicazioni generali:
 
  • Febbre.
  • Pressione alta, si può fare un massaggio molto leggero, privilegiando lo sfioramento.
  • Malattie infettive.
  • Infiammazioni, il massaggio può aggravare questa condizione.
  • Fratture ossee: si può praticare solo un massaggio leggero evitando la zona interessata.
  • Problemi dermatologici: tipo eruzioni cutanee, ustioni, lesioni cutanee, lividi e vesciche.
  • Cancro, perché il massaggio può velocizzare la diffusione attraverso il sistema linfatico a causa dell’aumento di velocità del flusso sanguigno.
  • Patologie venose a rischio di distacco di emboli (tromboflebiti, flebotrombosi).
               
 
il massaggio miofasciale prende il nome dal suffisso “mio” che deriva da muscolo e “fasciale” da fascia. Si tratta di una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste);
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